GANDOLA A LUCCA INCONTRA LA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE BARSANTI- MATTEUCCI

GANDOLA A LUCCA INCONTRA LA PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE BARSANTI- MATTEUCCI: OCCORRE LAVORARE PER VALORIZZARE ANCHE A CAMPI LA FIGURA DI MATTEUCCI, INVENTORE DEL MOTORE A SCOPPIO.

“Un incontro proficuo, ricco di spunti interessanti su cui lavorare per rilanciare, anche a Campi, il nome di Felice Matteucci, inventore del motore a scoppio, insieme a padre Barsanti”.

Si esprime così l'ex Consigliere comunale di Campi B.zio, Paolo Gandola, oggi a Lucca presso la sede della fondazione Barsanti-Matteucci.

“Stamani, spiega Gandola, mi sono recato a Lucca, ad incontrare la presidente della Fondazione Barsanti Matteucci, la professoressa Maria Luisa Beconcini per approfondire insieme a lei come poter rilanciare l’inventore del motore a scoppio che riposa nella cappella di Villa Montalvo a Campi Bisenzio. Nel 2019, ricorda l’ex consigliere, il consiglio comunale aveva approvato all’unanimità la  mozione da me presentata sulla scoperta e la valorizzazione della figura di Felice Matteucci, sepolto presso Villa Montalvo e inventore del primo motore a scoppio quale innovatore straordinario sui cui lavorare concretamente per unire la sua figura in modo inscindibile con l’identità della Città di Campi.

L’atto approvato, spiega ancora Gandola, è purtroppo rimasto lettera morta nonostante impegnasse il Sindaco e la Giunta a promuovere e diffondere l’opera di ricerca scientifica e sperimentale eseguita da Felice Matteucci e ad avviare un tavolo di lavoro per ricordare adeguatamente la sua figura allestendo, ad esempio, una mostra permanente di colui che tra le altre cose studiò per primo l’impiego dell’idrogeno come combustibile.

Si tratta di impegni su cui dovremo subito ripartire, aggiunge Gandola,  a partire dall’adesione del Comune di Campi alla fondazione lucchese con l’obiettivo di  sviluppare con la stessa la più ampia e fattiva collaborazione. Il prossimo anno, saranno celebrati i 170 anni dalla creazione del primo esemplare sperimentale costruito nel 1853 con un solo cilindro per verificare i risultati teorici del progetto. Si tratta di un anniversario che non potrà e non dovra passare inosservato, soprattutto a Campi. Dovremo dunque avviare importanti  iniziative per ricordare la figura di colui che fu uno dei principali artefici e vettori della modernizzazione”.


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